I pavimenti industriali in calcestruzzo, nell’industria edilizia è stato sempre considerata un’opera di finitura o semplicisticamente da realizzare al prezzo più basso possibile con la conseguenza di una posa con spessori inadeguati “….per risparmiare”, tanto il calcestruzzo è resistente di suo…. e dunque il dimensionamento del massetto, gli spessori, le armature e le portanze sono state determinate dall’esperienza del capomastro.
Tutto ciò ha comportato la realizzazione di numerosissime e vaste superfici di pavimenti di scarsa qualità con caratteristiche sconosciute sulle portate e quindi sulle destinazioni d’uso futuro delle opere.
In realtà bisogna che il pavimento industriale sia considerata a tutti gli effetti un’opera di ingegneria che ha bisogno di una progettazione e del controllo della lavorazione e dei materiali e della loro accettabilità finale.
Infatti le Norme tecniche sulla costruzioni del 2018 rimandano all’osservanza del documento CNR-DT 211/2014 che riguarda le “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo delle Pavimentazioni di Calcestruzzo” che ha valore legislativo.
Le tipologie di pavimenti industriali
I pavimenti industriali più comuni sono quelli a base cementizia, poi in resina e in PVC. In questo articolo ci soffermeremo sulle varie tipologie del comparto resine.
Il pavimento industriale in resina a loro volta si differenziano in base allo spessore e in base alle materie prime che si utilizzano.
Per queste applicazioni devono essere ben specificate le caratteristiche del sottofondo e la loro accurata preparazione; la pulizia e scabrezza del sottofondo costituiscono i requisiti determinanti per la durabilità; per questa posa è richiesta una manodopera specializzata anche perché l’esperienza è fondamentale quando si interviene, oltre che su sottofondi nuovi, anche su vecchi pavimenti industriali o in avanzato stato di degrado.
I pavimenti in resina
Le tipologie dei pavimenti in resina sono le seguenti:
I rivestimenti a film sottile che sono delle verniciature a base di resine epossidiche con spessori molto ridotti sono utilizzati per ricoprire pavimenti industriali nuovi o datati con rivestimento in polvere di quarzo e scarso utilizzo.
I pavimenti in resina multistrato con 3 passate di resina epossidica con interposte polveri di sabbie di quarzo. Lo spessore max raggiungibile di 1,5 mm con buone caratteristiche meccaniche ed estetiche.
Il pavimento in resina autolivellante è il più usato e prevede una buona preparazione del sottofondo con l’applicazione di primer epossidici a mezzo di macchine levigatrici per rendere il piano idoneo a ricevere la posa della resina autolivellante colorata e pregna di sabbia di quarzo posta a colata sulla superficie da trattare. Il pavimento oltre ad avere ottime performance in fatto di resistenza e durabilità è anche piacevole dal punto di vista estetico.
I pavimenti in resina a “massetto epossidico”, è ad alta resistenza. Ha elevato spessore di rivestimento superficiale ed è indicato per siti soggetti a traffico pesante.
I pavimenti in resina metacrilica forniscono il vantaggio di un rapido indurimento con agibilità quasi immediata, circa un’ora, e hanno altresì doti di elasticità e resistenza agli agenti chimici.
La resina poliuretano cemento ha ottime caratteristiche di resistenza agli urti e ai graffi con rivestimento facile da pulire e sanificare, il che rende il pavimento ideale per industrie farmaceutiche, alimentari o altri settori soggetti a controlli sanitari.
Affidati a esperti del settore
La Ditta ARRIGHI E BROGI divisione posa è esperta nel settore della costruzione di sottofondi, massetti e preparazioni e posa di ogni tipologia di pavimento industriale ed è a disposizione per sopralluoghi, consulenze tecniche e preventivi su tutto il territorio nazionale.
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