La storia della ceramica pregiata per eccellenza: la porcellana
Si ottiene miscelando tra loro caolino, feldspati e quarzo, con la creazione di una pasta vetrosa dalla consistenza compatta e a grana molto fine, di colore bianco e dall’effetto traslucido, sonora e impermeabile.
La storia della porcellana
Si tratta di un materiale dalle antichissime origini.
Le porcellane più antiche mai ritrovate risalgono al 700-800 d.C. e provengono dalla Cina, detentrice di una tradizione solidamente tramandata e estremamente raffinata riguardo questa preziosa ceramica.
In seguito ai viaggi di Marco Polo, intorno al XIII secolo, l’arte della porcellana bianca approdò anche in Europa.
Il celebre esploratore riportò nell’antico continente meravigliose porcellane cinesi e tanto era l’incanto che tali oggetti gli avevano suscitato che ne parlò anche ne “Il Milione”.
Con i sempre più frequenti viaggi in Oriente della Compagnia delle Indie, tra il 1500 e il 1600 si intensificò il flusso di importazione delle porcellane cinesi e queste cominciarono ad arricchire i salotti e le sale da pranzo delle case nobiliari europee.
Il fatto che si trattasse di manufatti di estremo pregio, frutto di tecniche di lavorazione elaborate, insieme alle difficoltà di trasporto, fece schizzare alle stelle il valore di questi manufatti, al punto che la porcellana venne definita oro bianco.
L’inizio della produzione di porcellana in Europa
La crescente richiesta fece sorgere le prime manifatture europee, inizialmente imitazioni di quelle cinesi, dalle quali riprendevano i colori bianco e blu, ma che successivamente cominciarono a mostrare un carattere e uno stile propri.
Si affermarono così Wedgwood in Inghilterra con i tipici decori floreali, Meissene le sue scene di caccia in Germania, Sèvres e Limoge in Francia, Royal Copenhagen in Danimarca.
In Italia sorsero nella prima metà del 1700 le eccellenze della porcellana veneziana Doccia-Ginori e di quella di Capodimonte, avviata da re Carlo III di Borbone, famosa nel mondo per le peculiari e uniche decorazioni in rilievo.
Questi furono indubbiamente i tempi d’oro della porcellana, che col passar del tempo fu costretta a fare i conti con l’evolversi dei gusti e delle esigenze della gente e con l’avvento della globalizzazione che diffuse purtroppo prodotti d’importazione dalla qualità spesso scadente.
Gli amanti delle caratteristiche e della raffinata estetica di questo materiale non possono fare diversamente che ricercare pezzi originali provenienti da epoche passate, per riportare in vita la lavorazione curata, la resa dei dettagli, la raffinatezza delle forme e dei colori, proprie del celeberrimo oro bianco.
Le caratteristiche della porcellana d’arte
Porcellana d’arte significa pertanto porcellana d’antiquariato.
Expertise a Firenze dispone di una ricca collezione di porcellane pregiate: acquasantiere, statuette, vasi, vassoi, caffettiere, piatti, tazze, zuppiere, portauova, alzatine.
Si tratta di pezzi d’antiquariato autentici firmati Doccia-Ginori, Caccina-Ginori e Meissen.
Ciascuno di loro si presta ad essere vissuto ma soprattutto esibito, secondo i dettami dell’arredamento in stile classico, votato alla celebrazione del bello, all’appagamento della vista grazie all’esaltazione del lusso.
La porcellana d’antiquariato si inserisce infatti con estrema armonia nel contesto di un arredamento classico, che riporta in vita il fascino ormai senza tempo delle corti europee abbagliate dal prezioso candore dell’oro bianco, venuto da altri mondi per meravigliare, oggi esattamente come allora.
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