Ripristinare un acquario usato, come riavviarlo

Capita ogni tanto che un ex possessore di acquario, dismesso per qualsivoglia motivo, abbia il desiderio di rinnovare la sua vecchia passione e ripristinare il suo acquario usato o voglia comprarne uno usato. 

Capita pure e anche molto spesso, che il possessore di un acquario lo voglia vendere magari perché stanco di prendersi cura della propria vasca, o perché sbagliando ha iniziato con un volume impegnativo o perché si è poi accorto che questo hobby non lo ha appassionato più di tanto.

E allora per chi invece lo compra vediamo, nel seguito, come pulirlo e riavviarlo nel miglior modo possibile.

Molte persone amano ripristinare e/o restaurare vecchi mobili, attrezzi, elettrodomestici ecc. a questo mondo non sfuggono gli acquari che in effetti rappresentano una sfida esaltante, trovarne uno di medio/grande dimensione e riuscire a ripristinare un acquario usato è una bella sfida e fa risparmiare pure dei soldi.

Non sempre però si trova la vasca in buone condizioni di pulizia e di cura, è più facile imbattersi in una vasca molto sporca e quindi bisogna sapere come fare e cosa fare.  

Il primo passo da compiere

Per ripristinare un acquario usato, il primo passo da compiere è quello di svuotarlo di ogni cosa sia all’interno come le vecchie decorazioni abbandonate all’interno della vasca, si consiglia l’uso dei guanti.

Capita anche che vi sia ancora dell’acqua diventata ormai melma.

Si procede con la pulizia accurata della vasca che va pure disinfettata avendo cura di giungere in tutti i punti compreso la cura da mettere agli angoli dove più si annida lo sporco.

Se l’intenzione è pure di ripristinare gli arredi di supporto è consigliabile che siano anch’essi puliti e disinfettati.

Si rammenta che è sconsigliato inclinare l’acquario se non di piccole dimensioni, questa accortezza annulla il rischio di rottura dei vetri e quindi di poterlo fare male.

Per cui per togliere la sabbia o la ghiaia o entrambe dal fondo dell’acquario conviene utilizzare un’aspirapolvere che risucchi anche i liquidi e parti solide. 

In alternativa si può sempre procedere con paletta e secchiello.

La pulizia e l’igienizzazione dei vetri potrà essere effettuata con l’utilizzo di acqua calda e rotolo di panno carta da cucina, si rimuove così tutto lo sporco dei vetri da ambo i lati, interno e esterno delle superfici vetrate.  

Dopo la pulizia con acqua si procede a insistere su quei punti ove persistono le macchie bianche formatasi per l’accumulo di calcare, magari aiutandosi con la lama di un raschietto.

La fase successiva

Si può, dopo, procedere alla igienizzazione e disinfezione di tutte le superfici con l’utilizzo di soluzioni detergenti che non siano di derivazione chimica per non rischiare di lasciare residui deleteri per la salute dei pesci, vietati per questo sia le candeggine sia gli alcool.

Può essere usata una miscela di acqua e aceto diluite al 50% posta entro uno spruzzino erogatore, questa miscela è un discreto disinfettante naturale ed è altresì ottimo per rimuovere le macchie residue di calcare e gli odori di acqua guasta che si avvertono sempre in vecchi acquari usati.

La soluzione va data in abbondanza su tutti i lati sia interni sia esterni, e sul fondo della vasca e lasciata agire per circa 15 minuti prima di asciugarla con uno straccio pulito.

La prossima fase è quella di riempire e svuotare la vasca in modo da rimuovere tutti gli eventuali residui di sostanze ancora presenti.

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