Eliminare il glutine dalla propria alimentazione senza una necessità medica specifica può avere conseguenze negative per la salute.
Il glutine, una proteina presente in cereali come frumento, orzo e segale, è stato spesso demonizzato negli ultimi anni, ma non ci sono prove che il suo consumo sia dannoso per le persone che non sono celiache.
La celiachia è una malattia autoimmune che colpisce circa l’1% della popolazione mondiale e si manifesta con un’intolleranza al glutine, che può causare danni all’intestino e problemi di salute come malassorbimento e carenze nutrizionali. Tuttavia, per le persone che non sono celiache, eliminare il glutine dalla propria alimentazione può portare a carenze nutrizionali e aumentare il rischio di diabete. Inoltre, eliminare il glutine non risolverà i problemi di salute legati allo stress o a uno stile di vita poco sano.
Per questo, è importante seguire una dieta equilibrata e bilanciata che comprenda una varietà di alimenti sani, e non eliminare interi gruppi di alimenti dalla propria alimentazione senza una necessità medica specifica. È sempre importante consultare un professionista del settore come un medico o un nutrizionista per valutare eventuali problematiche.
La cucina giapponese
La cucina giapponese è famosa per i suoi sapori delicati e unici, che attirano sempre più persone, anche coloro che seguono una dieta senza glutine. Con qualche accortezza, è possibile gustare sushi e sashimi senza glutine. Gli ingredienti principali della cucina giapponese sono il riso, il pesce e le verdure, che sono tutti naturalmente privi di glutine. Tuttavia, la questione non è così semplice. La cucina giapponese è molto varia e alcune preparazioni possono nascondere insidie per chi segue una dieta senza glutine.
Per gustare sushi e sashimi senza glutine in tranquillità, è importante conoscere quali alimenti si possono mangiare in un ristorante giapponese e quali invece sono considerati a rischio. In generale, sushi e sashimi preparati con riso, pesce crudo e verdure sono considerati senza glutine, a patto che non siano stati aggiunti ingredienti a base di farina o altri prodotti contenenti glutine.
Alcuni esempi di cibi giapponesi che possono essere considerati senza glutine sono il sushi di pesce crudo, il sashimi, l’udon (una pasta di farina di grano), il tempura (verdure o pesce fritto in pastella senza glutine), il tofu e il miso (una pasta di soia fermentata).
Invece, alcuni cibi giapponesi che devono essere evitati dai celiaci sono il ramen (una zuppa di brodo di carne o di pesce con pasta di frumento), il soba (una pasta di grano saraceno), l’okonomiyaki (un piatto a base di farina, uova, verdure e carne o pesce) e i dorayaki (dolci giapponesi a base di farina, uova e zucchero).
Come scegliere il sushi senza glutine
Per scegliere il sushi senza glutine, è importante prestare attenzione alla preparazione del condimento agrodolce. Il sushi, la preparazione più famosa della cucina giapponese, è costituito da una base di riso pressato abbinata a pesce, crostacei e alghe nori. Il rischio per i celiaci o gli intolleranti al glutine si nasconde nel condimento agrodolce a base di aceto di riso, zucchero e sale.
La prima cosa da fare è verificare se il condimento agrodolce è stato realizzato in casa con ingredienti originali o se porta sull’etichetta la dicitura “senza glutine”. Verificare sempre gli ingredienti prima di ordinare, evitare la polpa di granchio, formaggio spalmabile, uova di pesce, e tempura di verdure o di pesce.